Autori: Giampaolo Perna, Paolo Cavedini, Silvia Daccò, Valentino Di Chiaro, Giuliana Salomoni, Daniela Caldirola.
Per: 18° congresso della Società Italiana di Psicopatologia, Torino, 12-15 febbraio 2014
Riassunto: Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) è associato ad uno scadimento funzionale nei rapporti interpersonali e lavorativi. Tale compromissione è stata fino ad ora imputata agli aspetti sintomatologici, ma la compromissione delle funzioni frontali, evidenziata nei pazienti con DOC, potrebbe influenzare la loro disabilità nella vita quotidiana. Per verificare tale ipotesi, abbiamo studiato retrospettivamente l’impatto del funzionamento cognitivo sul raggiungimento di obiettivi socio-lavorativi in un gruppo di 81 soggetti con DOC, ricoverati presso Villa San Benedetto Menni. Dalle cartelle cliniche sono state selezionate le seguenti variabili: performance neuropsicologiche valutate con batterie testali standardizzate (memoria verbale/visiva, abilità visuo-costruttive e di comprensione e funzioni frontali, quali attenzione e produzione linguistica), gravità di malattia (Y-BOCS), presenza/assenza di relazioni stabili di coppia, occupazione, capacità di vita autonoma. I risultati evidenziano che scarse performance di produzione linguistica e ridotte abilità attentive si associano rispettivamente ad un mancato raggiungimento di autonomia di vita e di occupazione. Il livello di gravità clinica non sembra invece influenzare il raggiungimento degli obiettivi socio-lavorativi.
Questi dati preliminari evidenziano il ruolo delle funzioni esecutive nel raggiungimento degli obiettivi socio-lavorativi in soggetti con DOC.