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02/01/2025

FELICE 2025!

Cari tutti, spero abbiate passato un Santo Natale sereno e per L’Anno che verrà vi auguro di imparare a “diventare buoni vicini delle cose prossime” come ci suggerisce il buon amico Friederich Nietzsche.
Il tempo è sicuramente il bene più prezioso, non in vendita, che dobbiamo custodire con grande attenzione difendendola dalle luccicanti illusioni che la società consumistica ci propone, impone e trasforma in abitudini difficili da estirpare. Potere, denaro, cellulari, social media, giochi sono tutti stimoli luccicanti che scatenano il piacere istantaneo e, con la ripetizione, ci rendono schiavi e dipendenti da esso.
Il tempo deve essere difeso e speso bene.
Nel corso della vita, diventiamo consapevoli di come, dopo l’esplosione dei grandi sogni e progetti che la gioventù porta con sé, la vita spesso ci porta a essere disillusi e a sentire quel retrogusto amaro che il confronto con la realtà, in un modo o l’altro, porta con se.
Se il primo imperativo per ognuno di noi é sicuramente lo sviluppo della capacità di non svendere il nostro tempo alle esigenze del consumismo, già di per se’ una grande impresa, la vera domanda è quale sia il miglior modo per investire il tempo risparmiato con l’obiettivo di essere più sereni e felici.
“Divenire buoni vicini delle cose prossime”, Nietzsche ci indica una strada interessante: non semplicemente vivere ed essere consapevole del presente ma osservare, accogliere, ascoltare, vedere, sentire, avvicinare e stare accanto in maniera discreta a ciò che ci sta accanto, ciò che è vicino a noi, ciò che possiamo sentire, toccare, vivere nel nostro presente senza farci abbagliare dalle grandi proposte e progetti che rischiano di renderci illusi e ciechi, tanto da non riuscire più a vedere la meravigliosa semplicità della realtà a noi prossima.
Essere capaci di stare accanto alle persone che ci vogliono bene, alla nostra casa, ai nostri piccoli amici domestici, alla musica, alla libreria, alla tavola imbandita, stare accanto, senza pretendere legami o promesse eterne, ma semplicemente sentire il mondo vicino a noi, il contesto prossimo alla nostra realtà, capace di farci sentire abbracciati e protetti dal buio della solitudine e dall’amarezza della disillusione che la società troppo spesso porta con sé.

 

Cari Amici in questo 2025 vi auguro di ascoltare e vedere le cose prossime, vicine, accanto, per diventare consapevoli della bellezza del semplice nella vita.
Avere o Essere, Virtuali o Reali, Lontani o Vicini, a voi la scelta!